domenica 3 agosto 2008

Uccide la sorella vent'anni dopo la moglie

Era uscito dal carcere da pochi mesi. «L'ho ammazzata».

L'uomo, un 68enne di Busto Arsizio, si è costituito ai carabinieri. Nel 1986 aveva eliminato la consorte. Ignoti i motivi del gesto

Luigi Tosi (Corsera)
BUSTO ARSIZIO (Varese) -
Nel 1986 aveva ucciso la moglie; a vent'anni di distanza ha ammazzato la sorella. Protagonista del duplice omicidio a distanza di due decenni è Luigi Tosi, 68 anni, che lunedì pomeriggio si è presentato alla caserma del comando dei carabinieri di Busto Arsizio per confessare il nuovo delitto e costituirsi. Dopo avere raccontato ai militari quello che aveva fatto, si è chiuso nel silenzio più assoluto.
MORTO ANCHE IL CANE - I carabinieri si sono fatti dare l'indirizzo e sono andati in via Goito, sempre a Busto Arsizio, dove hanno trovato il corpo di Maria Grazia Tosi, 64 anni, sul pavimento, con ferite da taglio. Poco lontano il cane, un pastore tedesco, anche lui morto. Nell'appartamento, i carabinieri hanno trovato una vanga con la lama insanguinata. Gli esami di laboratorio e l'autopsia stabiliranno con maggior certezza il tipo di arma usata per l'omicidio.
(tratto da il Corriere della Sera - 01 gennaio 2006)

Uccide il marito, lo cucina e lo dà alle tigri

Tre parenti della donna gli hanno teso un agguato e lo hanno massacrato a bastonate

LONDRA - Ha fatto uccidere il marito, l'ha fatto tagliare a pezzi, poi messi a cucinare su un barbecue, e infine ha dato i resti in pasto alle tigri. Per questo delitto, Pannada Laoruang, 35 anni, è stata condannata dal tribunale tailandese di Petchaburi. La vittima è Toby Charnaud, 41 anni, di nazionalità britannica. La vicenda è riportata mercoledì dalla stampa inglese.

(da il Corriere della Sera - 02 Agosto 08)

Come? Non ti sento...

Multata perché usava il cellulare: è sordomuta
Brutta avventura di una donna romana che si è vista recapitare la notifica della sanzione e la decurtazione di cinque punti dalla patente

ROMA - Multata di 68 euro, con decurtazione di cinque punti della patente, perché - stando al verbale - sorpresa dai vigili urbani in via Tuscolana, a Roma, al volante del suo veicolo mentre parlava al cellulare. Un verbale di contravvenzione piuttosto comune, non fosse che la destinataria è sordomuta. Nei giorni scorsi Maria Bartoccini, proprietaria di una Toyota, si è vista recapitare la raccomandata del Comune e si è rivolta subito a un avvocato per impugnare la multa davanti al giudice di pace. La violazione al codice della strada non è stata contestata direttamente al trasgressore, si legge nel verbale, per «impossibilità di fermare il veicolo in condizioni di sicurezza e nei modi regolamentari perché già distante dal posto di accertamento». «Pur non occupandomi normalmente di casi riguardanti violazione al Codice della strada - ha detto l'avvocato, Diego Perugini - quello in esame appare veramente un caso grave e trovo grottesco, oltre che avvilente, che per un portatore di handicap, per discolparsi, debba sbandierare la propria condizione di sofferenza».